Il dato delle elezioni politiche in Umbria vede un centrodestra ancora saldamente in testa alle preferenze degli elettori.
Il 45% dei voti alla coalizione – tra Camera e Senato – è superiore di 18 punti a quello della coalizione di centrosinistra, che vede rosicchiati margini di crescita dall’8% di Calenda e Renzi.
Al tempo stesso, tuttavia, va ricordato come alle regionali del 2019 il dato di coalizione era al 57,55% per Tesei&co, con la Lega che sfiorava il 37% e ora non supera l’8%.
Il travaso di voti nel centrodestra ha premiato in buona parte Fratelli d’Italia, che nella regione fa meglio nel resto d’Italia e sposta così gli equilibri di coalizione.
La Lega, così ridimensionata, e con la Meloni probabile premier a Roma, potrebbe non poter lasciare più FdI fuori dalla giunta regionale, tanto più se la coppia Squarta-Pace si trasferirà da palazzo Cesaroni ai palazzi romani.
Sale, quasi inaspettatamente, Forza Italia, che che non è più così distante dalla Lega: dal 5,5% delle regionali al 6,8% delle politiche.
Questo scenario, imprevedibile fino a poche ore fa, potrebbe far aprire una nuova pagina al governo dell’Umbria, tanto a livello di uomini che di scelte.
Anche, e soprattutto, in vista dei tanti appuntamenti del 2024: dal voto nei principali Comuni alle elezioni regionali.