Vini in Umbria, sono ben 11 le denominazioni che potranno essere assaporate il prossimo fine settimana in occasione di Cantine Aperte (leggi qui il programma completo).
Parlando dei vini in Umbria, bisogna premettere che solo il 6 per cento del territorio si distende in pianura. Seguendo da Nord a Sud il Tevere, sono 1 i vini a Denominazione d’origine controllata (D.O.C) e precisamente “Colli Altotiberini”, “Colli del Trasimeno”, “Colli Perugini”, “Torgiano”, “Assisi”, “Colli Martani”, “Montefalco”, “Lago di Corbara”, “Orvieto Rosso”, “Orvieto Classico” e “Colli Amerini”.
Due sono i vini a Denominazione di origine controllata e garantita (D.O.C.G.): Torgiano rosso Riserva e Montefalco Sagrantino, quest’ultimo nelle versioni di secco e passito.
Il Sagrantino di Montefalco si ottiene però da uve di vitigno Sagrantino coltivato sulle colline dei comuni di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria e Castel Ritaldi, tutti in provincia di Perugia.
Sulle origini del vitigno Sagrantino si narra che le piante siano state portate dai frati francescani, di ritorno dalla Spagna. La questione è tuttavia dibattuta. Un’altra teoria accreditata lo considera originario della Grecia, e importato in Italia dai monaci bizantini. Il nome stesso farebbe pensare ad un suo preciso sacrale.
Il passito
Non si può dimenticare la versione passita. Questo vino è di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, eccellenza umbra della viticoltura. La peculiarità del Sagrantino sta nell’impatto olfattivo imponente con tipici sentori di more di rovo e prugna. Questo si lega alla profumazione data dalle botti di legno locali, che gli donano un gusto morbido e vellutato. È considerato come uno dei vini migliori dell’Umbria perché dal sapore molto tannico. Ovvero è presente in esso una quantità di sostanze della buccia dell’uva e dei vinaccioli.