Dal 29 Settembre al 2 ottobre lo chef Paolo Trippini porterà per la prima volta al Festival dei Primi d’Italia, una proposta di primi piatti a base di cacciagione e selvaggina, ispirandosi al territorio della Maremma.
Presso la taverna Morlupo, sarà infatti possibile degustare gnocchetti di pane maremmani con stracotto di anatra, ravioli di capriolo con crema di zucca e mandorle tostate e gli immancabili pici al ragù bianco di cinghiale.
Oltre ai tre primi piatti, anche il famoso Pulled Picc dello chef Paolo Trippini, ovvero un maritozzo di riso soffiato farcito con salmi di caccia ed una crostata dolce di pasta, aromatizzata al caffè Serrani.
“L’idea di portare la cacciagione al Festival dei Primi d’Italia e sdoganare questa filiera anche in un contesto diverso dal ristorante – afferma lo chef Paolo Trippini – è arrivata dopo la realizzazione qui in Umbria del Manifesto del Cibo Selvaggio, durante la passata edizione di Caccia Village. L’attenzione del pubblico e della stampa verso queste carni e verso il cibo spontaneo, ci ha fatto capire che potevamo renderlo usufruibile anche ad un pubblico più vasto come quello dei Primi d’Italia. Vogliamo avvicinare i consumatori a queste filiere ricchissime di qualità sia dal punto di vista nutrizionale, perché del tutto naturali e prive di colesterolo, ma anche ricchissime di gusto.”
Cos’è il “cibo selvaggio” dello chef Paolo Trippini
Il concept “Cibo Selvaggio” presentato lo scorso maggio alla fiera Caccia Village di Bastia Umbra, si pone tra gli obbiettivi anche quello di fare divulgazione e cultura alimentare sulle filiere della cacciagione, espressione identitaria dei territori di appartenenza, facendone conoscere le proprietà e cercando di superare pregiudizi e preconcetti al riguardo. Fa partecipare ad eventi popolari come il Festival dei Primi d’Italia un concept come questo, aiuta sicuramente a diffondere la conoscenza e la consapevolezza del consumatore sulla materia.
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