Le Infiorate di Cannara, le più antica dell’Umbria, nascono il 2 luglio 1826 in occasione dell’arrivo del celebre simulacro della Madonna Nera di Loreto nel paese.
Dalla sua “nascita” ai giorni nostri, la manifestazione è molto cambiata.
Basti pensare che per tutto l’Ottocento si coprivano semplicemente le strade, vie con petali, senza realizzare un disegno ben preciso. Il vero “salto” poi si ebbe nel Novecento: è da lì che possiamo parlare di Infiorata artistica.
I Cannaresi iniziarono con motivi geometrici, ma la vera evoluzione la possiamo vedere nel corso degli anni ’80 quando diedero la vera impronta artistica, per poi raggiungere il massimo splendore negli anni ’90 ed arrivare fino ai giorni nostri.
Le Infiorate di Cannara ai Mondiali di Italia ’90
L’Infiorata non è conosciuta solo a Cannara e per i Cannaresi perché negli anni si è fatta conoscere ed apprezzare anche oltre il territorio comunale. Non solo per la partecipazione ai Mondiali del 1990, dove partirono numerosi cittadini e realizzarono al San Paolo di Napoli il celebre tappeto con la scritta: “Cannara saluta Napoli e i Mondiali”.
Questo non è stato l’unico evento di spicco, ma ci sono state partecipazioni a livello nazionale che hanno fatto conoscere questa famosa tradizione popolare. Basti pensare alle visite del Papa Benedetto XVI e Papa Francesco ad Assisi, a Lourdes nel 2008 in occasione dell’anniversario dell’apparizione della Vergine a Bernadette e a Genova per Euroflora.
Così ogni anno il richiamo per numerosi turisti e curiosi è cresciuto sempre di più: vedere all’opera bambini, volontari, maestri del disegno artistico a terra e scoprire al tempo stesso le usanze, i costumi del paese appassiona.
Un’associazione cura e tramanda questa tradizione
In merito si è creata l’“Associazione Infiorate di Cannara”, composta prevalentemente da giovani e si occupa, in collaborazione con il Comune, di coinvolgere, tramandare, questa tradizione per far conoscere e garantire un ricambio generazionale. L’Infiorata è una manifestazione identitaria dove la comunità si riconosce ed unisce arte, tradizione, devozione e tradizione popolare. L’intento è proprio quello di preservare e far apprezzare alle nuove generazioni, attribuendone valore.
Quest’anno la festività del Corpus Domini cade il 19 giugno, ma dal sabato pomeriggio comincia la segnatura della strada (clicca qui per leggere il programma), il posizionamento delle luci per consentire il lavoro che si protrarrà tutta la notte. Sono principalmente mani di volontari quelle che già da mesi prima cominciano questo lungo lavoro: dai bozzetti, alla selezione, spetalatura, capatura ed essiccazione del fiore. La sera del sabato si realizzano, stendendo per le vie i petali, creando vere e proprie opere d’arte.
La domenica, giorno del Corpus Domini e di festa per tutto il paese, le vie saranno attraversate dalla processione con il Parroco, i fedeli e i turisti.
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