Tra le meraviglie nascoste e poco conosciute dell’Umbria, il Castello di Greppolischieto spicca non solo per la bellezza e la sua storia, ma per la sensazione che dona quando ci sei immerso dentro.
É di per sé un grande insegnamento per la meraviglia del silenzio (le foto).
Non della solitudine, ma di una calma che arriva fino nel cuore del visitatore.
Ai confini meridionali del Piegarese, a 657m di altezza tra querce, elci e castagni, dona una vista incantata del territorio circostante.
La nota stilista romana Anna Fendi lo ha recentemente interamente ristrutturato.
La storia del castello di Greppolischieto
Sconosciute le sue origini storiche, tra XI e XII sec.: fu conteso tra Orvieto e Marsciano, ma poi fini sotto l’egida di Perugia.
Nel 1328 in un documento di Ludovico il Bavaro si menziona il castello come appartenente ai Conti di Marsciano, e dello stesso periodo sono le mura di soli 150 metri.
Così da Villa divenne Castrum. Si spopolò già dal 1470, tanto che si stabilì l’esenzione di ogni gabella per i residenti per ben 5 anni.
Malgrado ciò, nel 1656 la popolazione era scesa a 87 individui e nel 1960 azzerata.
Oggi dell’ antico insediamento rimangono le mura, interrotte da una porta a sesto acuto, e una chiesetta di forma rettangolare a navata unica, con altare dedicato a San Lorenzo e due nicchie con a sinistra San Giuseppe e la Vergine Immacolata a destra.
Al centro della parete absidale si trova una piccola grotta ad imitazione di quella di Lourdes.
Da ammirarsi infine anche un affresco poco conservato, raffigurante la Vergine col Bambino, tra San Sebastiano, e Sant’Antonio Abate.
Chi lo vede per la prima volta, ne rimarrà incantato, e porterà dentro di sé per sempre quella meravigliosa sensazione del silenzio e della solitudine cariche di gioia.
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