Collepino, anticamente detta Colle-Lupino (Colle del Lupo) o Collepieno, è un piccolo castello dell’alto medioevo sulle pendici orientali del Monte Subasio.
Situato a 600 metri di altitudine, lambito dal torrente Chiona, si affaccia sulla Valle Spoletana della quale San Francesco disse: “NIHIL IUCUNDIUS VIDI VALLE MEA SPOLETANA” (Non ho visto niente di più bello della mia Valle Spoletana).
Le vicende storiche di Collepino sono legate naturalmente al Ducato di Spoleto, all’abazia di San Silvestro, al Comune di Spello, alle Signorie perugine, allo Stato Pontificio e narrano di continue guerre, briganti e distruzioni.
Tornata la pace, questo laborioso castello passò sotto la saggia guida del Preposto Abate di San Silvestro e sentì solo da lontano l’eco delle guerre successive fino a che non fu proclamato il Regno d’Italia (1861).
L’abbandono nel secondo dopoguerra
Nel dopoguerra inizio l’inesorabile abbandono, così come molti centri umbri.
Negli anni ’80 nella parrocchia di Collepino si contavano circa 110 persone: una trentina entro le mura, gli altri nella valle del torrente Chiona.
Il paese, dopo il terremoto del 1997, è stato sapientemente ristrutturato, mantenendo le caratteristiche della pietra rosa del Subasio e i suoi vicoli perfettamente lastricati.
All’interno del borgo si può mangiare in uno dei ristoranti migliori della zona che propone cucina tipica, perdersi tra i suoi vicoli e vedere i dettagli del recupero architettonico fa sicuramente bene alla mente e all’anima.
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