Chiara Lungarotti ha vinto il “Premio Pino Khail” nell’ambito della 13esima edizione di Vinovip.
L’appuntamento biennale organizzato dalla rivista ‘Civiltà del bere’, che si è svolto il 10 e l’11 luglio a Cortina d’Ampezzo, si conferma un luogo dove esperti e professionisti si scambiano visioni e strategie per delineare assieme il futuro del settore vitivinicolo.
La due giorni si è conclusa con il tradizionale ‘Grand Tasting’: nella club house del Golf Club di Cortina, 500 persone hanno potuto degustare 176 vini e distillati dei 59 produttori protagonisti.
Un’edizione che segna i 25 anni dalla nascita di Vinovip nel 1997 e che giunge dopo un triennio complicato e di grandi cambiamenti.
“Dopo tre anni torna l’evento più iconico di ‘Civiltà del bere’, un appuntamento atteso dal mondo del vino per lo spessore dei contenuti e la qualità delle relazioni interpersonali”, ha affermato il direttore di ‘Civiltà del bere’, Alessandro Torcoli, in apertura del talk-show che ha dato il via alla manifestazione.
Come di consueto, durante Vinovip è stato poi consegnato il ‘Premio Pino Khail’, intitolato al fondatore di ‘Civiltà del bere’ e destinato a un personaggio che si è distinto nella valorizzazione del vino italiano nel mondo.
Ad aggiudicarselo, quest’anno, Chiara Lungarotti, Ad della storica azienda umbra con sede a Torgiano e prima donna a ricevere il riconoscimento, per lo spirito innovatore e la promozione di un territorio vitivinicolo italiano poco valorizzato in passato.
La motivazione del premio attribuito a Chiara Lungarotti
“Abbiamo deciso di assegnare il premio a Chiara Lungarotti – ha spiegato Alessandro Torcoli – non solo perché, da giovanissima, in anni difficili, ha preso in mano le redini dell’azienda guidandola con sicurezza e dimostrandosi un’innovatrice. Ma soprattutto perché la famiglia Lungarotti ha dato grande luce all’Umbria, un territorio che nell’immaginario internazionale è sempre stato visto come un po’ timido e chiuso e che, grazie anche al suo prezioso contributo, si è fatto conoscere nel mondo”.
”Sono molto felice di ricevere questo importante riconoscimento – ha commentato Chiara Lungarotti – che premia non solo il mio impegno come produttrice, ma anche quello della mia famiglia, con cui condivido la passione per questo bellissimo lavoro, e di tutto il team di collaboratori che mi supporta quotidianamente. Mio padre, Giorgio Lungarotti, è stato un grande innovatore ed è riuscito a disegnare l’Umbria sulla mappa mondiale del vino. Ci ha lasciato un’eredità preziosa, ma anche una grande responsabilità: quella di continuare a far crescere un’azienda che è riuscita a promuovere nel mondo le eccellenze enologiche del nostro territorio”.
“E noi, in un periodo di grandi sfide dal punto di vista dell’innovazione sia in vigna sia in cantina, abbiamo intrapreso con determinazione la via del rilancio, puntando su una produzione sempre più sostenibile e cercando di trasmettere l’impronta della nuova generazione, senza mai tradire il carattere inconfondibile dei nostri vini iconici. Guardiamo al futuro con ottimismo e pragmatismo, pronti a cogliere le nuove opportunità e ad affrontare le criticità, consapevoli di quanto il comparto del vino sia un volano fondamentale per l’economia nazionale e per la promozione del made in Italy nel mondo”, ha concluso.
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