Quella della gelateria Girotti è una storia di successo e di rinascita.
Inoltrandosi all’interno dell’arco medioevale di Porta Romana ad Amelia, inconfondibile e magico è il trasporto che riesce a catturare il visitatore occasionale, come solo un borgo antico e arroccato può dare, con le sue sfumature architettoniche di ere sovrapposte, di storia che da ogni angolo trasuda ed è pronta a farsi ammirare e riscoprire.
Lungo via della Repubblica, il tratto iniziale che dà inizio alla salita che condurrà poi verso la parte alta e le meraviglie del centro storico, negozi servizi e attività commerciali si alternano ai due lati fin quando sul lato destro ci imbattiamo in una inaspettata quanto eccellente pasticceria napoletana, il bar pasticceria Russo, mentre a sinistra troviamo una gelateria il cui nome nel territorio evoca antichi ricordi e fasti del passato.
La Gelateria Girotti.
Se questo nome nel territorio amerino è ben noto e conosciuto, entrando in quella che apparentemente è una ‘semplice’ gelateria, si rimane colpiti non solo dalla vastissima e variegata offerta di gusti artigianali uno più invitante dell’altro.
Ciò che colpisce in realtà è la presenza di immagini e poster che, per un ignorante della storia locale quale ero anche io la prima volta che entrai qualche anno fa, poco hanno a che vedere con un’attività del genere.
Entrando, quella prima volta, rimasi colpito da queste immagini che riconobbi immediatamente quali attimi immortali di leggendari film western, o per meglio dire ‘Spaghetti Western’ girati e recitati da registi e attori italiani ormai entrati di diritto nella leggenda della storia del cinema internazionale.
Non capendo la connessione tra i poster e l’attività chiesi alla commessa spiegazioni, ma in quel momento venimmo interrotti da alcuni simpatici tedeschi che entrarono con gli occhi illuminati e smaniosi di fare foto ricordo, con i gustosi gelati in mano, ma soprattutto con alle spalle i suddetti poster.
La storia della gelateria Girotti
Nel primo dopoguerra la famiglia Girotti, titolare di una storica e antica attività di gelatai, possedeva questa bottega di mastri gelatai.
Al tempo i gusti erano soltanto tre: cioccolato, pistacchio e limone, ma tanto bastava per deliziare i palati degli abitanti di Amelia e in particolare di un piccolo componente della famiglia: il nipote del titolare, un ragazzino biondo con gli occhi di cristallo che non perdeva mai occasione per trascorre del tempo in quel luogo per lui certamente magico.
Gli anni passarono e con la scomparsa dello zio, la famiglia si trovò costretta a chiudere l’attività, con rammarico di tutto il paese ma anche e soprattutto di quel bambino che avrebbe portato per tutta la vita con sé il ricordo dei momenti magici trascorsi insieme ai suoi familiari e al gusto sopraffino di quel gelato.
Nel 2015 apre una nuova pasticceria in città…
Nel 2015, una giovane imprenditrice e suo marito, Maria Teresa Russo e Roberto Ferraro, originari di Giugliano in Campania, trasferiti pochi anni primi ad Amelia con i loro tre figli, decidono di mettersi in gioco e mettere a frutto una loro grande passione: quella per le prelibatezze pasticciere della loro regione di nascita.
E come si può creare un’attività tanto particolare partendo sostanzialmente da zero?
“Dopo una lunga formazione e tanta tanta ricerca, partendo dal nostro gusto personale e ricostruendo un sapore dietro l’altro, provando sperimentando e soprattutto… assaggiando”, rispondono quasi insieme divertiti, mentre si scambiano sguardi consapevoli, segno di una grande sintonia e legame che certamente sono alla base di un’attività cosi ben gestita.
“Il tutto facendo sempre molta attenzione alla scelta delle materie prime di alta qualità e genuinità”, mi precisa Roberto, “elementi essenziali per realizzare prodotti di eccellenza e degni della tradizione napoletana!”
Poi cosa è successo?
“È successo che pochi mesi dopo aver aperto, tra tanti clienti che con affetto si sono abituati a venire da noi, ne è capitato uno un pò speciale…”, mi risponde Maria Teresa con gli occhi colmi di emozione.
L’incontro con Terence Hill
Già perché quel bambino che amava stazionare nella gelateria dello zio, ormai uomo adulto e maturo, per esigenze anche lavorative e per un legame mai interrotto con questa piccola cittadina arroccata, tornò a vivere ad Amelia e, scoprendo questa novità in paese, divenne un frequentatore assiduo della Pasticceria Russo, sempre alla ricerca di sfogliatelle fresche di cui era ed è particolarmente goloso.
Quel bambino, innamorato del gelato dello zio e così legato a quel ricordo dolce d’infanzia, trasmesso poi a tutta la sua famiglia nel corso del tempo, crebbe ed ebbe una vita incredibile, attraversando un’epoca d’oro per il cinema italiano ed internazionale, diventandone una vera icona ed uno degli attori più amati dal pubblico italiano e di ogni angolo del pianeta:
All’anagrafe Mario Girotti, per tutti… Terence Hill!!
Cosa si prova a veder entrare un personaggio così famoso nella propria attività?
“L’emozione e lo stupore furono incredibili, scoprire la sua storia ed il suo legame con Amelia ed il gelato, oltre che il suo amore per le sfogliatelle!!” mi risponde Maria Teresa divertita ed emozionata.
“Ma subito ci mise a nostro agio, con i suoi modi garbati e la sua signorilità innata.”
Come è nata la scintilla?
“Un giorno dopo qualche mese il figlio di Terence, Jess, ci invitò a casa dicendoci che papà ci voleva parlare. L’emozione tornò ad emergere e quando ci presentò l’idea di riaprire la gelateria, restammo meravigliati e perplessi, facendogli notare che noi non avevamo mai fatto gelato artigianale…”
“E che problema è?”, ci rispose sornione, “Non sapevate fare nemmeno la pasticceria napoletana, eppure avete imparato benissimo!!”
La “rinascita” della gelateria Girotti
Grazie alla sapiente guida e supervisione di Jess Hill, che ha raccolto dal padre l’amore infinito per il gelato e per la ricerca dei gusti più particolari possibili, il primogenito di casa Russo-Ferraro, Gabriele, ha intrapreso una lunga formazione prima in costiera amalfitana e poi nelle Marche, presso alcuni dei più importanti mastri gelatai del nostro paese, e nel 2016 tutto era pronto per dare nuova vita a quel sogno rimasto sopito nelle pieghe del tempo della famiglia Hill.
E così il bambino dagli occhi di ghiaccio, tornato al suo paese di origine pochi anni fa, dopo una vita incredibile, decise di ascoltare il suo cuore e di restituire alla comunità tutta, oltre che a se stesso ed alla sua famiglia, con l’aiuto di suo figlio Jess e di Maria Teresa e Roberto, quel vecchio sogno romantico fatto di gustose creme gelato e tanto, tanto amore.
Oggi la gelateria Girotti è una vera eccellenza nel suo settore, sfornando giornalmente, dal nuovo laboratorio di Lugnano in Teverina ottenuto riqualificando una grande struttura pubblica in disuso, gelati artigianali degni del proprio nome e della tradizione italiana per questo prodotto amato in tutto il mondo.
Continua ad essere meta di una moltitudine di turisti italiani e stranieri che vengono appositamente ad Amelia per visitare quello che considerano a tutti gli effetti un luogo di culto, magari con la speranza recondita di incontrare proprio ‘lui’ e lasciandogli biglietti e lettere di profonda stima ed ammirazione.
Un gelato arrivato anche in Francia
Succede anche che uno di questi fan, giunto dalla Francia appositamente per assaggiare e lasciare una lettera a Terence, abbia permesso al sogno di crescere e vivere ancora di più, portando il sogno ben oltre i confini programmati!!
Un po’ come le piccole onde create da un sasso lanciato in uno stagno: sai dove hanno origine ma non sai sin dove possono arrivare.
Oggi la gelateria Girotti è un simbolo stesso della capacità tutta italiana, e umbra, di fare imprenditoria sana e produttiva, e lo è talmente tanto da essere riusciti, a soli sei anni dall’ apertura, a realizzare un altro piccolo grande passo: aprire un punto vendita nel cuore di una delle città più belle del mondo, Parigi!!
E così, il dolce sogno di quel bambino divenuto una star planetaria, amata da intere generazioni in ogni angolo del pianeta, continua a vivere e perdurare, andando oltre i limiti del tempo e dello spazio e dimostrando a tutti quanto una buona idea basata su sentimenti veri e valori giusti, possa arrivare lontano, molto lontano.
Fino a Parigi e chissà, forse anche oltre…