Con l’arrivo dell’anno nuovo si sente sempre il bisogno di un cambiamento, di una rinascita, e si cercano sempre modi nuovi per cercare di migliorare la nostra vita. Per questo negli ultimi anni il trend del minimalismo si è fatto spazio nelle nostre vite e, complici anche i numerosi “manifesti” presenti sul web (chi non ha sentito parlare dell’icona dell’ordine giapponese Marie Kondo e del suo metodo Konmari?), ha attirato a sé sempre più persone che ora amano definirsi ‘minimalisti’.
Ma cos’è il minimalismo? Ci sono diversi modi di intendere lo stile di vita minimalista, ma tutti partono dal concetto di “less is more”. Avere più soldi o possedere più ‘cose’ (in termini di oggetti materiali) non ci rende più felici, anzi. Eliminare tutto ciò che è superfluo e non ci serve davvero ci aiuterà a fare spazio a tutte quelle cose che ci rendono felici e aggiungono valore alla nostra vita. Alcuni lo vedono come una scelta in difesa dell’ambiente, poiché liberarsi di tutto ciò che non è essenziale porta inevitabilmente a meno sprechi, e di conseguenza a dei benefici in termini di ecosostenibilità. Altri invece usano un approccio più materialista e si servono del minimalismo per organizzare il proprio guardaroba e i propri oggetti, magari mettendo in vendita tutto quello che non mettono o usano più. Minimalismo però non significa per forza rinunciare a tutto ciò che ci piace: si tratta solo di togliere tutto ciò che non è necessario. Questo vuol dire che se abbiamo cinque paia di scarpe, non dobbiamo necessariamente liberarci di tutte se ci piacciono ancora e le utilizziamo regolarmente.
Il minimalismo nasce come corrente artistica negli anni sessanta, ma è stato ripreso nel 2009 da Joshua Fields Millburn & Ryan Nicodemus, che ne hanno fatto un vero e proprio stile di vita. Uomini con brillanti carriere, auto da sogno e ville a sei zeri, avevano tutto ciò che si potesse desiderare, ma si sentivano vuoti. Si sono resi conto che colmare quel vuoto con oggetti materiali non portava a nulla. Per questo hanno abbandonato i loro lavori e hanno fondato The Minimalists, un sito che ha aiutato più di 20 milioni di persone ad avvicinarsi al minimalismo. Hanno scritto dei libri (Minimalism: Live a Meaningful Life, Everything That Remains, Essential: Essays by The Minimalists), iniziato un podcast (The Minimalists Podcast) e girato il mondo con il Less Is Now Tour.
Se vi sentite pronti a fare una scelta consapevole e importante, troverete sicuramente dei benefici nel minimalismo. Se avete ancora dei dubbi, iniziate guardando il documentario Minimalism: A Documentary About the Important Things, che racconta la storia dei fondatori di The Minimalists, e Facciamo ordine con Marie Kondo, simpatica serie del 2019 che illustra i fondamenti del metodo Konmari, basato sul potere dagli oggetti che ci circondano e la gioia che essi sprigionano. E se volete una sfida, provate il project 333, in cui dovrete indossare solo 33 capi del vostro guardaroba (compresi accessori, scarpe e gioielli) per 3 mesi, creando alla fine il vostro guardaroba essenziale (“capsule wardrobe“).