L’agopuntura nasce in Cina
Avete già provato l’agopuntura per il vostro benessere? Il trattamento è arrivato in Occidente direttamente dalla Cina e sono sempre di più le persone che si fanno curare in questo modo. Come? Facendosi infilare dei piccoli aghi in punti precisi del corpo. L’agopuntura è nata nel campo della medicina tradizionale cinese. Viene considerata, da noi, medicina ‘olistica’. Non è sicuramente il metodo più utilizzato né consigliato dal nostro servizio sanitario (né rimborsato dalla mutua), ma chi si è sottoposto all’agopuntura ne ha tratto davvero giovamento.
Del resto, è scientifica la base su cui si appoggia questa tecnica. Ossia che all’interno del nostro corpo ci sono alcuni canali energetici e che ognuno dei quali agisce su determinati organi, facendo tornare l’organismo in equilibrio. Infatti, se vi sono salute e benessere, l’energia scorre in modo fluido nei canali; quando qualcosa ostacola questo flusso, appaiono sintomi: dolori, fastidi e anche patologie. L’agopuntura interviene per liberare il corpo dai blocchi. Si utilizzano aghi sottili e flessibili ora nei piedi, ora nell’addome, ora sulla schiena, sulle mani, sulla testa, sulle orecchie. Prima di iniziare questo trattamento, la persona viene valutata interamente, non solo dai problemi fisici, ma anche dal benessere mentale e psicologico. Più le peculiarità che vengono associate a uno o più dei cinque elementi: legno, fuoco, terra, metallo e acqua.
Quali patologie si possono trattare
Il benessere che l’agopuntura dà non è solo fisico, dunque, ma anche mentale. Si può provare questo trattamento per risolvere disturbi alle articolazioni o ai muscoli, di circolazione, respiratori (comprese le allergie), all’apparato gastrointestinale, di carattere ginecologico, urinario, ma anche psicologici (tipo gli attacchi di panico). La tecnica può essere applicata anche ai bambini per riniti allergiche, asma bronchiale e sinusiti croniche.
Funziona altrettanto bene su sindrome premestruale, irregolarità del ciclo, problemi tipici della menopausa, infertilità (solo in alcuni casi, ovviamente). C’è chi usa gli aghi per curare dermatiti, psoriasi e altri problemi della pelle legati alla sfera emotiva e psicologica. Altre applicazioni possono essere fatte per diete dimagranti, per favorire la perdita di peso, per trattare dipendenze da nicotina, alcol e droghe, per una gravidanza podalica, in modo da favorire il capovolgimento del feto. Si può provare l’agopuntura anche per mal di testa e cefalee, trattamento anti-age, stipsi.
Naturalmente, l’agopuntura può essere utilizzata da sola o in sinergia con altri trattamenti più tradizionali della medicina occidentale. Da qualche anno, ci si sta muovendo per farla riconoscere dal nostro servizio sanitario nazionale. Una delle prime regioni a muoversi in questo ambito è stata l’Emilia Romagna, che ha proposto di far diventare il trattamento per il dolore cronico un servizio a carico della sanità regionale.
Quanto dura una seduta di agopuntura
Quanto dura una seduta di agopuntura? Mediamente, l’applicazione degli aghi è di 20-30 minuti. Vengono utilizzati dai 6 ai 12 aghi, da inserire con una profondità di pochi millimetri oppure, in punti con maggiore grasso (tipo i glutei) anche di qualche centimetro. Occorrono normalmente alcune sedute per risolvere in modo definitivo il problema. Come si fa a sapere quando la guarigione è avvenuta? L’agopuntore capta alcuni segnali che manda il corpo, così come miglioramenti sensibili segnalati dal paziente stesso. Numero di trattamenti e risultato dipendono anche dallo stile di vita, che deve essere assolutamente e il più possibile sano. Il medico, a volte, aggiunge rimedi naturali fitoterapici alla terapia con gli aghi.
Per chi finora ha temporeggiato per paura del dolore fisico, c’è una buona notizia: non è una terapia dolorosa, al massimo si sente un po’ di fastidio nel momento in cui si posiziona l’ago. Una volta inseriti gli aghi, non si sente nulla, al massimo un po’ di calore benefico sul punto preciso e, di conseguenza, sul resto del corpo. Fate attenzione però: solo un laureato in medicina e chirurgia può praticare le sedute. Se vengono utilizzati aghi non sterilizzati, si può incorrere in infezioni. Gli aghi, infine, non vanno mai inseriti su ferite o nei punti dove è in corso un’infezione. Meglio evitare l’agopuntura se è presente ipertensione arteriosa non trattata, diabete insulino dipendente grave, epatite C in atto ed epilessia. Anche chi ha il terrore degli aghi, dovrebbe evitare questa tecnica.