La Giostra dell’Arme è la festa per eccellenza di San Gemini.
Esistono molti modi per raccontare la bellezza dei nostri meravigliosi borghi antichi e pieni di storia.
Uno dei migliori è farlo attraverso il racconto delle feste che nel tempo si tramandano e tengono vive usanze e tradizioni legate al territorio ed alla sua storia.
Venerdì 23 settembre è cominciata la Giostra dell’Arme di San Gemini, che vedrà il borgo colorarsi di manifestazioni ed eventi interconnessi tra loro, dove i due rioni della cittadina umbra, Rione Rocca e Rione Piazza, si sfideranno in questa antica ed eterna diatriba popolare che da lungo tempo li vede protagonisti, ogni anno come e più del precedente.
Ci si potrebbe limitare a raccontare che tale sfida si dipana ogni sera all’interno delle taverne dei rispettivi rioni, dove una fitta organizzazione di volontari e appassionati, da il meglio di sé per servire i tantissimi visitatori che in questi giorni accorrono da tutta la provincia di Terni e non solo, servendo i Picchiarelli pasta rigorosamente fatta a mano in modo egregio e magistrale dalle donne del paese.
Si potrebbe parlare del bellissimo corteo storico, uno dei due punti culmine della festa che fa da preludio alla Giostra vera e propria.
Si potrebbe raccontare della prestigiosa scuola di sbandieratori che da generazioni e generazioni da lustro e risonanza a San Gemini, non semplicemente durante la festa ma soprattutto in giro per l’Italia, a farsi valere egregiamente in gare e manifestazioni storiche.
Si potrebbe infine parlare dei fuochi d’artificio dedicati al santo patrono, del mercato medievale e dei tanti eventi in piazza, ma soprattutto del vero apice di queste due settimane di festa: la Giostra dell’Arme!
Giostra di origine medievale nella quale esperti e valorosi cavalieri si sfidano all’interno dello stadio appositamente realizzato per accoglierli, insieme al sontuoso corteo storico ed ai cittadini festanti e desiderosi di spingere e sostenere il proprio rione.
Si potrebbero raccontare tutte queste sfaccettature di una festa bellissima e magica, ma forse la cosa migliore da fare è invitarvi a scoprirla, a scoprirne i profumi delle cucine, i rumori del paese festante, dei tamburi in lontananza e degli astanti nelle taverne, della gioia degli abitanti di San Gemini che la vivono con una passione ed un amore veramente speciali.
Attraversando l’antico arco medievale in questi giorni, si ha davvero la netta sensazione di tornare alcuni secoli indietro, in un’era fatta di cavalieri e dame, giullari e artigiani, nobili, prelati e popolani, tutti insieme uniti a far festa, la festa di Santo Gemine!
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La manifestazione si concluderà il 9 ottobre