L’installazione di un impianto solare fotovoltaico e il montaggio di sistemi di accumulo integrati hanno un limite di spesa totale di 96 mila euro (48 mila euro a testa). Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate in merito alla possibilità di usufruire dell’ecobonus 110 per cento anche per questo tipo di lavoro.
Per l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica, il limite di spesa deve essere comunque di 2.400 euro per ogni KWh di potenza nominale dell’impianto stesso. L’installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati ha un limite di spesa di 1.000 euro per ogni kWh.
Per ottenere lo sconto fiscale del 110 per cento è necessario che l’installazione degli impianti sia fatta congiuntamente con uno degli interventi trainanti di efficientamento energetico richiesti dalla normativa o di miglioramento delle misure antisismiche. L’energia non consumata o non condivisa per l’autoconsumo, deve essere ceduta al Gestore dei servizi energetici (Gse).
Come detto prima, l’Agenzia delle entrate ha specificato un punto particolarmente importante, visto che in un primo tempo l’interpretazione era stata che il limite di spesa di 48 mila euro fosse cumulativo, riferito sia all’installazione dell’impianto solare fotovoltaico sia ai sistemi di accumulo integrati negli impianti. I 2.400 euro per ogni KWh diventano 1.600 euro se c’è contemporaneamente un intervento di ristrutturazione.
Impianto solare fotovoltaico: quando c’è l’ecobonus 110 per cento
La detrazione del 110 per cento per l’impianto solare fotovoltaico c’è se l’intervento viene realizzato congiuntamente a lavori per il cappotto termico dell’edificio, sostituzione della caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione o a pompa di calore. Se manca uno di questi interventi trainanti, questi lavori non godono più dell’ecobonus al 110 per cento, ma soltanto di quello tradizionale (65 per cento per l’ecobonus, 90 per cento per le facciate).
Come già visto, si ha diritto all’ecobonus al 110 per cento anche se si effettuano interventi antisismici, ottenendo così il sismabonus. Quali lavori lo permettono? Gli interventi locali che migliorino le connessioni di pareti e solai. Resta al 50 per cento, fino all’85 per cento, la detrazione per le spese effettuate per la classificazione e verifica sismica, mentre sale al 90 per cento quella per le polizze catastrofali in zone sismiche 1, 2 e 3.
Va infine ricordato che l’agevolazione al 110 per cento non è cumulabile con altre detrazioni pubbliche.