Fiat 500 elettrica
Countdown iniziato ufficialmente: dagli stabilimenti di Mirafiori, a inizio 2020, uscirà la nuova Fiat 500 elettrica. Di seconda generazione, possiamo dire. Il presidente del colosso italo-americano, John Elkann, ha annunciato l’inizio dei lavori “per installare la linea della nuova 500 elettrica, l’avvio della produzione è previsto per i primi mesi del 2020. La prima generazione della 500 elettrica l’abbiamo lanciata sette anni fa, in California, e oggi è tra le vetture elettriche più vendute degli Stati Uniti”.
Si conta naturalmente di fare lo stesso in Europa, partendo dal nostro Paese. C’è grande attesa anche per l’aggiornamento tecnico dell’attuale generazione, mediante l’installazione di unità motrici mild-hybrid. Da Torino, il numero uno di Fca ha richiamato due concetti base: elettrificazione e assistenza avanzata alla guida. Elkann ha rivelato, tra l’altro, novità in arrivo pure per Maserati (sistemi di assistenza avanzata alla guida in autostrada, grazie alla partnership tra Gruppo Fca e Bmw).
È arrivata la conferma di investimenti pari a cinque miliardi di euro per elettrico e auto ibride plug-in, così come del piano industriale annunciato nell’autunno dell’anno passato: “Credo che il sistema dell’auto a Torino abbia tutte le carte per giocare un ruolo attivo e positivo per il futuro del settore dell’auto e delle nostre comunità, a condizione che abbracci senza paure o riserve le sfide dell’innovazione, con la prospettiva e il coraggio di chi guarda lontano”.
Elettrica e a guida autonoma: la rivoluzione è servita
Si prepara dunque la rivoluzione Fiat. All’inizio del prossimo anno avremo la citycar a emissioni zero. A Mirafiori, nel frattempo, si stanno formando gli operai. Quello che è certo è che Fca sta entrando in una nuova fase, decisiva per affrontare a testa alta e a petto in fuori gli altri competitor. Debutteranno i nuovi modelli ibridi plug-in, come Jeep Renegede e Compass Phev, ci sarà la svolta che porterà inevitabilmente alla guida autonoma. Torino avrà un ruolo centrale in questa rivoluzione a metà tra il tricolore e le stelle e strisce. La città sabauda potrebbe addirittura diventare la prima del nostro Paese a sperimentare la guida autonoma su strada.
Gli annunci di John Elkann sono arrivati a margine della cerimonia per i 100 anni dell’assemblea degli industriali metalmeccanici torinesi al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. Il presidente dell’Amma, Giorgio Marsiaj, ha aggiunto: “Può essere il primo tassello per fare di Torino il centro di un piano per l’auto elettrica”. Due grosse novità, quindi, che non possono che far parlare di rivoluzione. Elkann ha concluso il suo intervento proprio parlando della partnership con Bmw, Intel e Mobileye per la guida autonoma: “Stiamo lavorando per una piattaforma centrata sui sistemi di guida assistita in autostrada, la cui prima applicazione sarà sulle vetture del marchio Maserati. I prossimi 20 anni saranno determinanti per ridisegnare il settore auto, è una grande opportunità per Fca e per le aziende della filiera”.